domenica 10 marzo 2013

Dove se ti fanno la multa sei contento…


Scendendo per una strada di Bruxelles assisto ad una scena, che avrei voluto fotografare…  ma non è prudente fotografare i poliziotti al lavoro, specie se sei all’estero. Insomma: un agente di Polizia in bicicletta, completo di casco e mascherina con i filtri al carbone attivo, sceso dalla bicicletta e libretto delle multe in mano, cercava di capire come fare a multare una bicicletta legata irregolarmente ad un palo invece che alle numerosissime (non dovunque) rastrelliere.

Che la bicicletta fosse in divieto di sosta era chiaro… infatti era stata legata a quel palo il cui unico scopo era reggere un cartello con su scritto:

C’est severament proibit de legat le velo dans le pal quois reges le presant avìs,  il che, pur non conoscendo il Francese, credo che si tratti di un divieto di legare la bicicletta al palo messo per reggere il cartello di divieto di legare la bici al palo.

Nelle stesse condizioni, di poliziotto, infrastrutture ciclistiche, continuo flusso di ciclisti, a Roma sarei stato contento di ricevere una multa siffatta. Anzi, avrei voluto costituirmi al poliziotto, dire… questa bici è mia, adesso fammi una multa!

E proprio percorrendo mestamente le strade di Bruxelles all’imbrunire, unico divertimento dopo una giornata di serrate discussioni, godendomi la solita pioggerella, ho potuto constatare l’accrescersi della ciclabilità della capitale belga, che tra poco rivaleggerà con Amsterdam.

Innanzitutto con l’allontanarsi dell’inverno il flusso di ciclisti è esploso. Dove sono le grandi arterie ciclabili la faccenda è evidente: siamo quasi una bicicletta per ogni auto.

Tutti i ciclisti sono evidentissimi. La maggior parte indossa il giubbottino verde ad alta visibilità, e soprattutto quasi tutti montano luci brillantissime, quasi automobilistiche. Molte bici hanno doppio faro. Alcune mantengono uno fisso ed uno lampeggiante, mentre non poche portano il doppio faro integrato nella forcella anteriore, effetto moto.

Infine  ho visto anche un’officina ambulante, montata su una di quelle biciclette da carico: pronta a fermarsi per effettuare manutenzione al volo!!!

Veramente un altro pianeta!

Voglio anche far notare una cosa: dall’ingresso nell’euro ad adesso il Belgio ha ridotto il proprio debito dal 120% del proprio PIL a circa il 60%. Senza grosse scosse, solo lavorando con tranquillità tutti i giorni. Proprio come sta facendo con le biciclette, agendo con tenacia, tranquillità e serietà.

Altra cosa: nello stesso periodo è stato realizzato un altro grande tunnel stradale… anche per le auto fanno notevoli infrastrutture.

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