mercoledì 23 gennaio 2013

Per strada ci vuole più rispetto... degli altri utenti

Un tema sempre attuale per un ciclista è: quanto devo rispettare il Codice della Strada? (CdS per gli amici).

Qui ci dividiamo in una serie di categorie (almeno queste sono quelle che vedo io):

Integralisti, che non passano mai col rosso, hanno sempre le luci, non salgono sui marciapiedi neanche se li ammazzano (le auto) e circumnavigano il Colosseo pur di non fare 5 metri contromano. Per non dire che agli attraversamenti non ciclopedonali delle piste scendono e spingono:

Rigidi, che passano col rosso quando non ci sono auto nel raggio di un km, si arrischiano sui marciapiedi deserti e imboccano sensi unici dove non ci sono altri mezzi;

Realisti, che riconoscono che il CdS non è stato scritto per le bici e si attrezzano per sopravvivere. Passano ai semafori rossi quando non danno fastidio, imboccano i sensi unici dopo aver valutato il rischio, girano con le luci ma se si spengono non continuano a piedi, purchè la strada sia illuminata, etc.

Frizzanti, che prendono l'iniziativa spesso. Passano ai semafori rossi con manovre ardite, imboccano sensi unici al centro della strada, saltano sui marciapiedi zigzagando agevolmente tra i pedoni. Spesso affida la propria sopravvivenza ad agilità e velocità, più che alla non interferenza delle traiettorie (e mecojoni!)

Naturisti, che si muovono secondo traiettorie estrose ed estemporanee. Incuranti della segnaletica orizzontale e verticale affidano la propria incolumità agli occhi e ai freni degli altri  utenti della strada, ma soprattutto ci pensa la variante ciclistica di Santa Pupa. Scampanellano ai pedoni sui marciapiedi, invitandoli a sgombrare il campo e a spostarsi sulla carreggiata.

Quasi tutte queste categorie hanno aspetti positivi e negativi... magari i naturisti un po' meno, specie quando il traffico si fa veloce...

Però secondo me quando parliamo delle biciclette il punto non è questo. Il vero punto per i ciclisti è il rispetto degli altri utenti della strada.

Faccio un esempio: se passo con il rosso o vado contromano, o salgo su di un marciapiedi quando non circola nessuno, non faccio alcun danno. Anche perchè la bicicletta, piccola e leggera, non va molto veloce, non occupa grande spazio e può essere facilmente fermata in caso di sopraggiunto pericolo.

Altrettanto puoi passare con il rosso senza interferire con le macchine che arrivano... Oppure se le fai frenare, sterzare per evitarti, allora non va bene. Se invece quando sali su di un marciapiedi fai spaventare i pedoni, allora non va bene...

Insomma alla fine più che il rispetto del CdS, c'e' la non esposizione al rischio e il rispetto degli altri utenti della strada. E' questo che andrebbe insegnato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Stamattina al solito semaforo "tanto non passa nessumo" un ciclista è passato di corsa perchè pioveva e luni non era adeguatamente coperto.
Con il collo rincarcato dentro i baveri del cappotto ed ha rischiato, non vedendola arrivare, che un'auto lo buttasse giù... e sarebbe finita veramente male.
In questi casi penso, se testimonio in favore dell'automobilista poi devo cambiare città perchè avrò tutta la CM addosso ?
bikediablo

Anonimo ha detto...

ovviamente il ciclista è passato con il rosso per non perdere 1 minuto.
bikediablo

Lug il Marziano ha detto...

Ognuno è responsabile di se'... e il testimone deve testimoniare ciò che ha visto, altrimenti è un mentitore, il che è ben diverso.

Se ti butti in mezzo alla stradanon hai scusanti