giovedì 11 agosto 2011

Agosto Roma meravigliosa (mente fresca)

Ad agosto Roma da il meglio di se’.

In particolare questa estate così atipica ci ha regalato un agosto cittadino assolutamente inedito. Non mi ricordo infatti di altri anni nei quali il periodo prima di ferragosto sia stato così fresco e vivibile. Cosa particolarmente apprezzabile se accoppiata con la luminosità vivida del cielo. Insomma, fresco senza pioggia.

In effetti sono rientrato da una prima settimana di ferie con le lacrime agli occhi. Avevo appena cominciato a rilassarmi (e a ricostruire le spalle con un po’ di canoa rigida e parecchio nuoto) e sono ritornato al lavoro (e pure tosto). Per fortuna il tempo è stato tale da non farmi rimpiangere troppo il mare. Certo, non sono stato in vacanza, ma almeno non sono morto di caldo.

Ho fatto anche una capatina agli stand sulla banchina del Tevere. Con l’aria fresca, una quantità accettabile di persone (per fortuna più stranieri che Romani) ed il Tevere sche scorre lì accanto, la location è veramente unica, nulla da invidiare alla forse più blasonata Senna, almeno per quel pezzettino.

Debbo dire che lo spostamento della pista immediatamente sotto il muraglione ha anche risolto i problemi di coesistenza. Alla fine non ci sono più bancarelle sulla pista. Certo sono, la sera ci sono le persone che visitano la fiera, ma alla fine non si può avere tutto dalla vita.

Una cosa che mi piacerebbe: ferie a luglio, a Roma ad agosto.

lunedì 8 agosto 2011

Perché Sperlonga non doveva diventare una piccola Rimini


Nella migliore tradizione del ciclo picnic, ho organizzato un bagno a Sperlonga partendo da San Felice Circeo.

Senza carta avevo stimato 25 km (andata), in realtà raggiungere la spiaggia ne ha richiesti quasi 34, quindi con gli inevitabili spicci al ritorno abbiamo totalizzato 70 km tondi tondi… senza contare il ventaccio contrario sulla strada del rientro, che è stato peggio di una salita.

E senza contare l’ora di pedalò per vedere la costa rocciosa.

Sono andato alla spiaggia a Sud di Sperlonga, passate le grotte di Tiberio e la prima galleria, per intenderci. E lì mi sono ricordato che più o meno 24 anni prima vi avevo passato un romanticissimo weekend, prima uscita a medio raggio dell’Honda 350 four di ottava mano che avevo acquistato.

Sperlonga allora era una delle due spiagge romantiche del Lazio, insieme a Sabaudia. Spiagge selvagge con un piccolo stabilimento e poi la sabbia e basta. Spiagge dell’amore, la cui popolazione era formata quasi unicamente da coppie romantiche e appassionate, affratellate da un’aria di complicità… siamo tutti qui per abbandonarci all’amore. Specialmente Sperlonga era uno dei santuari del peccato carnale, a cominciare dai costumi audacissimi (per l’epoca, ma anche per questa…) e aveva un’aura che la rendeva unica.

Inutile dire che il panorama è cambiato. Ovviamente in peggio. Le proporzioni si sono invertite: la parte libera è rimasta una 50na di metri, mentre la spiaggia è totalmente occupata da repliche di quello stabilimentino di allora, Molto carine, ma irrimediabilmente troppe. 50 metri di spiaggia libera se va bene. Altro che coppie appassionate: (poche) famiglie sulla spiaggia. Appena un’ombra delle avvenenti sirene che sceglievano quella riva per il loro canto.

La fama del luogo si è sparsa e, come a Sabaudia, anche i “non romantici” ci sono voluti andare, e senza accontentarsi dell’amore e della passione, hanno voluto sempre più ombrelloni, lettini, docce, alberghi.

Alla fine hanno capito che la magia era finita e che rimaneva una piccola spiaggia, scomoda da raggiungere. E della bellezza chissenefrega, meglio la confusione degli stabilimenti attrezzati.

Infatti il 1^ di agosto gli stabilimentini avevano a malapena il 10% degli ombrelloni (20 euro, con due lettini). Dopo riconsegnato il pedalò mi sono fermato a parlare con il bagnino. “C’è pochissima gente, ancora meno dell’anno scorso. Sperlonga è cara e la gente non ci viene”.

Non ho avuto coraggio dirgli che era un po’ anche colpa sua. La spiaggia romantica e trasgressiva, dalla bellezza selvaggia, l’avete ridotta ad una serie di stabilimentini per famiglie.

Avete fatto scappare le sirene. Avete trasformato la selvaggia Sperlonga in una Rimini da tre file d’ombrelloni.

Ma a chi piace Rimini va lì, con gli ombrelloni con lo stereo, la TV e la doccia incorporata.