giovedì 3 giugno 2010

16:30 Scavalco sull’Appia

Martedì ho preso un giorno di ferie “forzate”, ovvero quelle che se non le prendi ti fanno la multa.


Visto che mi vergognavo ad essere l’unico della famiglia in ferie, ho "commissionato" fino alle 11, in modo de finta di fare qualcosa, poi intendevo fare qualcosa di ciclistico.

In realtà avevo anche un appuntamento dal medico all’EUR verso le 5 e 30, per cui avevo deciso di prendere l’auto, andare a Manziana e poi rientrare sull’EUR.

Mi è presa l’angoscia da auto e ho deciso per un altro giro: Vescovio-Togliatti (dovevo parlare con uno sfasciacarrozze dove avevo preso gli specchietti per l’Astra)- Parco degli Acquedotti-Appia Antica- Castel Gandolfo-EUR-casa. Ho montato il portapacchi a sbalzo e sono partito, felice di avere un mezzo di trasporto essenziale, leggero, versatile, e il tempo e le gambe per farmi un bel giro.

Che solitudine l’Appia Antica, che prendo arrivando da Quarto Miglio, da Via Erode Attico. E che giornata, fresca, ma con tanto sole.

Tutto bene fino alla salita delle Frattocchie, dove ho riempito la borraccia di acqua minerale e ho preso un bel panino con la porchetta da consumare al lago. Subito dopo mi sono accorto di aver bucato la gomma posteriore, per cui mi sono fermato a ripararla, ancorché tentato di piantare tutto e ritornare a casa.

Per fortuna non l’ho fatto e, dopo una riparazione da manuale all’ombra di un albero, ho proseguito per il lago, dove mi sono sdraiato sulla spiaggia. (Spiaggia peraltro invasa da cartacce in maniera indecorosa) In realtà mi era balenato in mente di noleggiare una canoa per un giro, ed in effetti una bici+ kayak la debbo fare.

Una cosa dopo l’altra, riparto dalla spiaggia alle 4, con appuntamento all’EUR alle 17:15. Per accelerare prendo l’Appia Nuova fino a a Ciampino, per poi ritornare su quella Antica. Accelero l’andatura perché sono in ritardo. L’Appia continua ad essere una strada super solitaria, neanche un turista, eppure la giornata è bellissima.

Avvicinandomi alla città mi comincia a ritornare in mente di aver letto (Marco Pierfranceschi?) di un’interruzione della regina viarum, con blocco totale della strada, all’altezza di Tor Carbone (che avevo saltato all’andata).

La sensazione si fa certezza, ma sono in ritardo e quindi volo verso il centro. Raggiungo il mitico cancello prima di Tor Carbone (venendo da fuori), sperando che sia aperto. Niente, quindi continuo, ma dopo poche decine di metri appare l’inconfondibile arancione delle delimitazioni di un cantiere. Mi si è aggregato un altro ciclista. Arriviamo all’altezza del blocco. Lui si ferma, io non posso, altrimenti salto l’appuntamento.

Una caratteristica di queste deviazioni per non automobilisti è di non fornire alternative (tipo Ponte sulla Ciclabile, che istiga allo scavalco). Prendo visione del cantiere, non c’e’ anima viva. Mi volto e dico al tizio: io scavalco. Lui mi dice che non se la sente.

Io metto la bici sul muretto che affianca l’Appia, poi la seguo. Rapidamente supero gli scavi sul muretto, poi scendo, prendo la bici e la riporto sul muretto dalla parte opposta, pronto a percorrerlo tutto, in quanto la sede viaria è impercorribile per gli scavi.

Per fortuna è possibile sconfinare in un campiello, scavalcando la recinzione arancione. Da sopra il muretto mi accingo all’opera, quando vedo che mi stanno osservando esterrefatte (in effetti stavo andando in tutta fretta) due incantevoli turiste, bloccate dagli scavi, che mi chiedono (+ o -): “Is it allowed?

It isn’t, but we are in Italy… please help yourself, don’t worry, just few meters, and you can go beyond the fence on the other side”. Al che butto la bici oltre la recinzione e la seguo. In un baleno sono in sella dall’altra parte.

Mi volto e le turiste sono in piedi sul muretto anche loro… Mi salutano e si avviano in zona scavi, dopo essersi fatte assicurare che dall’altra parte continua l’Appia Antica.

Io riparto a razzo, neanche il tempo di fare una foto, ed in effetti mi siedo nello studio del medico (un tantino sudato, ma appena appena) alle 17:17. Dopodiché, finito con il medico, riparto per casa.

Fine della gita, ore 19:00, 75 km.

5 commenti:

BICICAPITALE ha detto...

...a quando l'acquisto di due buoni copertoni??.....

Anonimo ha detto...

lug, senza fare lo scavalco, circa 200 m dopo il cancello di via dei lugari puoi:

- scavalcare il muretto sulla tua sinistra
-percorrere il campo (testè mietuto, lungo il lato alla tua destra c'è un sentierino battuto da alcuni coraggiosi)
- raggiungere la strada bianca di Vicolo di Tor Carbone che ti porterà appena oltre l'inizio dei lavori
ermagister

Lug il Marziano ha detto...

@magister
grazie!

@bikecity
non mi pare di bucare più degli altri cicloappuntamentisti

Alessandro ha detto...

Dimenticavo...Tu a dx, nel programma, hai scritto che non se ne sa niente della riparazione.
Ti do una buona nuova: al TGR di qualche giorno fa è stato affrontato l'argomento, dicendo che entro l'anno sarà riaperto. O io ho capito fischi per fiaschi, o faranno qualche lavoro di messa in sicurezza.

Lug il Marziano ha detto...

Il problema è meno banale di quanto possa sembrare. I lavori sono di risistemazione integrale di tutto il basolato, e bloccano completamente la strada, senza offrire un'alternativa immediata di superamento.

Quindi, non solo sono bloccati i bus scoperti, ma è preclusa la fruizione del resto dell'Appia a tutti i turisti che arrivano da Cecilia Metella.

Io non credo che non possa farsi altrimenti, ritengo che sia un altro caso di insensibilità verso le esigenze del turismo.

In effetti oltre il blocco l'Appia è quasi deserta.