sabato 30 gennaio 2010

Senza pioggia e senza vento… son le polveri polveri in aumento!

Alla distanza di sicurezza di qualche centinaio di km seguo, attraverso il Corriere della Sera, la vicenda delle polveri sottili a Milano. Stiamo parlando di 18 giorni consecutivi di sforamento dei limiti… Sono tanti, e tutti di seguito.

Guardando le previsioni Meteo dell’Aeronautica Militare, la situazione non dovrebbe migliorare eccessivamente fino a domenica… giorno per il quale il Sindaco di Milano ha indetto uno stop delle auto…

Per allora Madre Natura avrà avuto tutto il tempo di fare il suo corso e le polveri saranno state spazzate via dal vento. Magari, forte delle mutate condizioni meteo, il blocco potrà essere addirittura revocato…

(Un po’ come a Roma, in una delle ultime domeniche ecologiche, quando il blocco fu revocato due ore prima, alle 16 invece che alle 18, e il gruppo scout di mio figlio, che aveva portato i lupetti in bicicletta, si è ritrovato con i ragazzi in bicicletta per Roma e le auto in giro).

Forse se ci avesse pensato 10 giorni fa, se il blocco fosse stato di più giorni, la misura avrebbe potuto avere un qualche effetto. Capisco anche che un Sindaco ci pensi tre volte prima di mandare a piedi le persone, specie se è un Sindaco che porta il nome di una famiglia di petrolieri. Non sia mai, magari si scopre che al centro di Milano senza auto si sta meglio!

Il Sindaco comunque rivendica un’azione sistematica che ha ridotto di una certa percentuale i giorni di sforamento dei valori. Positivo, molto positivo, ma per esserne sicuri occorrerebbe riferirsi non solo al dato assoluto riportato nei comunicati (meno giorni di sforamento) ma anche ai giorni di alta pressione atmosferica, che negli ultimi anni mi sembrano diminuiti.

In pratica si tratterebbe di vedere se effettivamente è migliorata la percentuale di sforamenti rispetto ai giorni di alta pressione. Basta infatti che la situazione meteo sia più piovosa o più ventosa, che le polveri sottili diminuiscano per conto loro, e non è merito delle politiche, ma semplicemente delle condizioni meteo più favorevoli.

Per fortuna l’oncologo Veronesi disse che le polveri sottili non sembravano influenzare la percentuali di tumori ai polmoni. Però è stato annunciato uno studio che metterebbe in relazione l’aumento delle polveri sottili con l’aumento di asma (nessuna novità) e di ictus! Se fosse vero ci sarebbe veramente da preoccuparsi.

Quello che volevo sottolineare in questo post è il blocco delle automobili, anche solo domenicale, non è mai visto come un’opzione percorribile, perfino in una città che, come Milano, che è relativamente piccola, ha seri problemi di inquinamento e un sistema di trasporto pubblico piuttosto efficiente.

Secondo me è una faccenda psicologica, che ha a che fare con lo status dei notabili, ovvero l’influenza di coloro che ritengono degradante utilizzare il mezzo pubblico.

Un’altra impressione è che le Amministrazioni comunali in genere, e quelle di centro-destra in particolare, siano sinceramente terrorizzate dal fatto che la gente impari ad usare di meno l’automobile e finisca col prenderci gusto.

Rimango della mia idea che noi, piuttosto della Formula 1, dovremmo organizzare qualche giornata senza motori.

Ma vi ricordate le giornate dell’austerity degli anni ’70?

Io me le ricordo come una festa. Come se il Tevere smettesse di scorrere er un giorno e noi potessimo vistarne l'alveo.

Certo Roma senza auto è meravigliosa, Milano non lo so… Ma comunque, perché non riprovarci?

Per paura che la gente ci prenda gusto…


6 commenti:

BICICAPITALE ha detto...

ricordo ancora il provvedimento pomeridiano delle targhe alterne messo in atto dal comune di Roma non molto tempo fa (per molti ritenuto inutile ai fini della riduzione dello smog) da me ritenuto utilissimo (piu' che i parziali e inutili blocchi delle domeniche ecologiche) alla riduzione del traffico....quando toccava alla mia targa....per Roma si andava che era una favola....ahh bei tempi

Lug il Marziano ha detto...

Guarda che mi stanno venendo in mente un sacco di idee in forma più strutturata...

E forse, mettendo a punto alcuni particolari, potremmo anche riuscire a convincere l'attuale sindaco...

Alessandro ha detto...

Le targhe alterne a Roma non funzionano. C'è una macchina per ogni abitante e la motorizzazione ti consente di scegliere la cifra finale della targa se dispari o pari.

A Milano l'inquinamento è alle stelle anche perché fa un freddo cane in questi tempi e i riscaldamenti sono accesi 24h su 24. Senza contare le industrie...

Il traffico incide, in questo periodo, in misura largamente minore.

Lug il Marziano ha detto...

Infatti non bisogna dare giudizi affrettati. Le questioni ambientali sono sempre molto complesse.

Però, se il traffico è l'unica variabile sulla quale puoi agire, allora devi agire su quella sin dall'instaurarsi delle condizioni critiche, e non aspettare quindici giorni.

Se le persone sanno che questo accade, ovvero sin da quando le concentrazioni cominciano ad impennarsi, allora si attrezzano per muoversi lo stesso, proprio come per le targhe alterne.

Non so quale sia la strategia del Comune, ma è chiaro che dovresti lasciare solo il riscaldamento a metano, che non produce particolato, ed evitare la circolazione dei diesel che non siano euro 4 con trappola per il particolato.

Se poi non dai importanza al problema, allora è un'altra strategia!

Mi pare però che quando si è trattato di estendere l'ecopass è stato silurato l'assessore...

Alessandro ha detto...

Ecco, la vera rivoluzione sarebbe trasformare molti riscaldamenti obsoleti a metano. E non sarebbe poco...

Bikediablo ha detto...

Ieri o l'altro ieri, non ricordo, Formigoni intervistato su Radio 24 affermava che comune e regione avevano fatto interventi strutturali, ma che i comportamenti privati dipendono dai singoli che devono responsabilizzarsi.
Ha detto testualmente "non c'e' mica solo l'automobile, si possono usare i mezzi pubblici o la bicicletta"