giovedì 1 ottobre 2009

Nuovo Piano del Comune: finalmente molte cose giuste, ma ancora molto, troppo vaghe

In attesa del reperimento e dello studio del Piano della Mobilità Sostenibile preparato dal Comune di Roma, Roma Ciclista, offre le proprie valutazioni sull’estratto del PMS diffuso dal Comune.

Commento Generale
Per quanto riguarda la ciclabilità il piano dice cose giuste, apprezzabili, anzi… era ora!

Ma il modo nel quale sono dette sembra fatto apposta per suscitare la diffidenza della comunità dei ciclisti, in quanto non si riesce a ricondurlo ad obiettivi concreti.

Inoltre la bicicletta scompare totalmente nel piano di lungo periodo, segno in generale non buono, in quanto per portare Roma ad un livello decente di piste ciclabili sono necessari almeno dieci anni.

Un altro aspetto che dal documento non possiamo desumere è quali degli interventi siano già finanziati e per quali i soldi siano ancora da trovare. E’ chiaro che se per piste ciclabili e bike sharing c’e’ il programma ma mancano i soldi per realizzarlo, allora si tratta di ricominciare da capo.

Per quanto, pur dotati di pochi soldi, ma armati di volontà, la pista della Nomentana si sarebbe potuta fare…

Leggendo il piano gli aspetti positivi non sono pochi.

Vediamo i vari punti che ci interessano, innanzitutto la politica del Comune per le biciclette:


Ciclabilità
Piena integrazione della ciclabilità nel sistema di trasporto per favorire
l’uso quotidiano della bici (estensione del bike sharing e realizzazione di
una rete di itinerari ciclabili); potenziamento accessibilità biciclette sui
treni delle metropolitane


Fantastico, non potevamo concepire niente di meglio… ovvero la piena integrazione della ciclabilità nel sistema di trasporto.

C’e’ il bike- sharing, ci sono gli itinerari ciclabili… E allora perché ci lascia un tantino scettici?

Nell’estratto fornito dal Comune non si parla o ci si riferisce all’effettiva entità degli interventi. Allora la mente del ciclista si affolla di domande:

- Quanta parte di traffico si vuole spostare sulle biciclette (1, 2, 5, 10%)?
- A quale rete di percorsi ciclabili si appoggia questa parte del piano?
- Di quante piste stiamo parlando? Di quanti chilometri?
- Che livello di innervamento?
- Parliamo delle dorsali, delle reti locali oppure ci verranno proposti chilometri di piste nei parchi facendo finta che siano vere piste?

Per il bike-sharing abbiamo la stessa tipologia di domande:

- Quale sarà la copertura del bike sharing, la distanza tra le stazioni, la strategia di posizionamento?

- Stiamo parlando di una copertura all’interno dell’intero Raccordo?

Speriamo in maggiori dettagli nei prossimi giorni.

Per gli altri punti che interessano le biciclette:


Piani Particolareggiati del traffico Municipali

Attuazione dei Piani Particolareggiati del Traffico (PPT) municipali per la
diffusione di interventi sistematici finalizzati al miglioramento della
vivibilità del territorio e al superamento delle barriere architettoniche

Potrebbe essere lo strumento per far rinascere i biciplan municipali, con le reti locali.


Mobilità alternativa


Incentivi all’uso di mezzi a ridotto o nullo impatto ambientale, rete di
colonnine di ricarica elettrica, sviluppo dell’uso condiviso (p. es. car
sharing, car pooling, servizi a chiamata);potenziamento flotta elettrica
Atac


Sembra un buon segno che la bicicletta non sia inclusa nella mobilità alternativa, e quindi è mobilità vera a tutti gli effetti.


Sicurezza stradale

Approvazione del Piano Triennale della Sicurezza Stradale; messa in
sicurezza dei punti a maggior criticità (black point); costituzione del
Centro per il monitoraggio dell’incidentalità


Ne abbiamo bisogno…


Nuova regolamentazione

Revisione e ridefinizione del sistema delle regole della mobilità: Accesso
ZTL, distribuzione delle merci e piazzole di sosta, circolazione delle 2
ruote, politica dei tempi e degli orari, Nuovo Piano Bus Turistici, Piano
Pullman

Quando si parla della circolazione delle due ruote le biciclette potrebbero essere incluse. Vediamo di porre i soliti vecchi quesiti su sensi unici, svolta a destra con il rosso, etc. etc.

E infine, dulcis in fundo...


Fluidificazione delle strade principali

Razionalizzazione dell’uso della rete stradale, attraverso la fluidificazione
delle strade principali (regolazioni semaforiche, sosta, carico e scarico
merci, attraversamenti, intersezioni, ecc. )


Per fluidificare le strade cosa c’e’ di meglio che sostituire le auto con le bici ?

(Ooops... Qualcosa mi dice che non è prorpio a questo che il Comune sta pensando).




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