martedì 24 giugno 2008

Prendiamo il caldo a biciclettate sui denti

Ciclisticamente mi sono formato nel luglio del 1971, con la mia prima bicicletta, che per me era il simbolo dell'indipendenza. Dopo mangiato, ormai non più gravato dall'obbligo infantile del riposino pomeridiano, affrontavo l'asfalto caldo, il sole e l'aria dell'agro pontino nelle ore di picco di temperatura.

Da allora solitudine, caldo e bicicletta sono state combinazioni sempre gradite. Sarà anche perchè in bicicletta, a parte le salite più dure, non riesco a sudare veramente. Il flusso dell'aria rimuove quasi tutta l'umidità, abbassando la temperatura, magari aiutato da una borraccia di acqua a temperatura ambiente...

In questi giorni, se si parte presto per andare in ufficio, non si suda più che a prendere la metropolitana o l'autobus. Mi porto un cambio in una busta che attacco al portapacchi. arrivato in ufficio mi lavo, mi deodoro con uno dei potentissimi ritrovati della moderna cosmesi e mi infilo il vestito, mi metto la cravatta, e via.

Certo, che l'autocon l'aria condizionata è meglio... ma accidenti, non mi attira per niente...

Inoltre affrontare il caldo aiuta a sopportarlo. A furia di aria condizionata il nostro corpo si stacca dall'estate e ha sempre meno difese... Più la usi e più la devi usare. Non per niente nessuno dei cammelli dei Tuareg ha l'aria condizionata.

In definitiva, la bicicletta aiuta anche a sopportare la callaccia romana... e tutto gratis, anzi, risparmiando sulla benzina...

sabato 21 giugno 2008

Per chi suona la campana...

Ho aspettato qualche giorno a scrivere sull'ultimo eclatante caso di morte di un ciclista sulla strada per cercare di fare un po' sbollire la rabbia. Certo è che, viste le condizioni dell'incidente, la cosa poteva capitare aciascuno di noi, ma non solo: anche a pedoni o motociclisti.

Probabilmente non conosceremo maila vera dinamica dell'incidente, ma dalle notizie di fonte giornalistica sembra che il povero ciclista sia stao letteralmente investito, facendo un volo di 40 metri prima di toccare il suolo nuovamente.

Le foto dell'auto investitrice mostrano il parabrezza in frantumi, altro segno che rende probabile l'alta velocità.

Le cronache ci danno poi un quadro terribile dell'investitore, una donna. Tossicodipendente, precedenti penali, la solita solfa. In stato di ebbrezza, sotto l'effetto di stupefacenti o in crisi di astinenza? Ciascuno di questi fattori potrebbe aver influito sulla dinamica dell'incidente... ma dovremo aspettare per saperlo.

Per adesso si ripropone ancora una volta, il vecchio cocktail: un ciclista sulla strada, un'auto a grande velocità, u conducente disattento. Vediamo cosa si può fare per disinnescare questa triade micidiale.

1) Bicicletta sulla strada: basta aumentare il numero delle piste ciclabili. Sappiamo che le finanze del COmune non godono di buona salute, ma dobbiamo lo stesso insistere per portare le piste ciclabili al giusto livello di priorità, magari privilegiando gli interventi che con un miglior rapporto risultato/costo estendono la rete cittadina (leggi pistocilabilare i marciapiedi);

2) Velocità: l'ideale sarebbe introdurre il limitatore di velocità sulle auto, così da evitare botte di follia da parte dei conducenti (ritardo dei figli a scuola, ritardo al lavoro, etc.). In mancanza di questo introdurre barriere per flemmatizzare il traffico ed estendere l'uso delle rotatorie, che hanno anche il pregio di svuotare di significato le folli corse per prendere il semaforo verde;

3) Sorveglianza: molto carente. Si vogliono usare i vigli contro le lucciole... usiamoli contro la sosta in seconda fila, vicino ai passaggi pedonali e ai semafori. Risparmieremmo molte vite. In particolar emi sono accorto che il sabato sera non è infrequente vedere guidatori che si passano tranquillamente lo spinello con gli altri occupanti dell'auto...

Insomma: vogliamo deciderdi a fare qualcosa per far migliorare la situazione, o vogliamo stare sempre e soltanto a piangere i morti?

domenica 15 giugno 2008

Sulle strisce blu lasciamolo lavorare... ma insomma!

La gestione della ristrutturazione delle strisce blu è un banco di prova per il nuovo Sindaco e per i suoi sostenitori.

In città sta succedendo tutto quello che avevamo già visto:

  1. Nel primo municipio non si vive senza strisce blu e quindi li hai dovuti ripristinare;
  2. Una volta che hai ripristinato i parcometri lì, tutti quelli che ci lavorano parcheggiano nelle immediate vicinanze;
  3. Quelli delle immediate vicinanze smettono di campare e giustamente protestano;
  4. le strade si riempiono di sosta in doppia e tripla fila, e i Vigili urbani, come al solito, non riescono a stroncarla e nemmeno a contenerla (mancanza di motivazione politica o di voglia di lavorare);
  5. Proclama del Sindaco: stiamo lavorando per sistemare la faccenda.

Vedendo le prassi amministrative in l'Europa, mi aspetterei che il candidato sindaco di una città importante come Roma subentri al vecchio siandaco con un'idea chiara delle cose che si possono fare e di quelle che non si possono fare, dello stato del bilancio, e di tutto il resto.

Per questo è inaccettabile che si giustifichi il casino di questi giorni con il pretesto che la giunta si è appena insediata. Anche la scelta di non ricorrere al Consiglio di Stato, è stata una mossa sbagliata. Infatti avrebbe permesso per qualche mese il mantenimento dello status quo, in modo da potermettere a punto un nuovo sistema di parcheggio lasciando funzionare quello presente al momento.

La nuova giunta, formata già da ex-capigruppo dell'opposizione, etc., dovrebbe già essere in grado di garantire almeno la continuità delle operazioni, invece pare che fino ad adesso siano stati su Marte. O forse, cosa peggiore, che il programma del nuovo Sindaco (e della sua maggioranza) derivi più dalla "bastiancontrarietà" che dalla proposta di un sistema veramente alternativo e funzionante.

Insomma brutte nuove... Non vorrei che tra breve cominceremo a rimpiangerci amaramente le giunte di Veltroni & Rutelli.

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venerdì 13 giugno 2008

Calano i consumi di benzine

L’Unione Petrolifera Italiana ci informa di cali importanti nel consumo di benzine: in calo del 3,8% a maggio i consumi petroliferi italiani rispetto a maggio 2007. Se poi andiamo a vedere la benzina, abbiamo il 9,1%, mentre per il gasolio il calo è del 3,5%.

Un altro dato importante: la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) e' risultata pari a circa 3,2 milioni di tonnellate, evidenziando un decremento pari al 5,2% su base annua.

Questi dati sono da catastrofe economica, ma dato che il PIL, seppur di poco, è cresciuto, il ridotto consumo di carburanti è probabilmente il frutto di una razionalizzazione del nostro modo di vivere e di spostarsi. Ritengo infatti che abbiamo ancora molto spazi per il risparmio, in particolare nel settore del trasporto privato e nella gestione famigliare.

Il nuovo Governo ha proposto di far ripartire la costruzione delle centrali nucleari per risolvere il problema della dipendenza energetica. Purtroppo la prima lampadina nucleare non potrà essere accesa prima del 2018 (10 anni dalla decisione). Che fare nel frattempo? Per esempio i rigassificatori, che permetterebbero di diversificare l’approvvigionamento di metano, adesso limitato ai metanodotti dalla Russia e dall’Algeria. Ma quanto ci vuole per impiantare i nuovi rigassificatori? 2 o 3 anni, probabilmente. E cosa facciamo nel frattempo? Possiamo solo risparmiare…
Ancora una volta la bicicletta entra in gioco per permetterci l’elevata mobilità di cui abbiamo bisogno, evitando però di consumare petrolio.

martedì 10 giugno 2008

Il ritorno dei barbari?

Ferve l'attività di ripensamento della politica della fascia blu e della ZTL.

Purtroppo si parla di ridurre gli orari di interdizione all'accesso.

Mi pare un grosso errore. L'apertura alle macchine delle viuzze del centro non fa altro che renderlo invivibile, mentre tutti apprezziamo le isole pedonali e la nuova vivibilità degli spazi.

Le piazze di Roma una volta erano ridotte a parcheggi, ora sono diventate salotti, e anche chi non vuole o può frequentare i locali all'aperto dove si passa il tempo, comunque gode di oasi di tranquiilità e contatto umano.

Spero vivamente che non si vada alla riduzione degli orari, ma che ani prosegua la politica di chiusura del centro storico alle auto private.

domenica 8 giugno 2008

L'antibiciclone delle Azzorre ci appieda

Quest'anno la differenza climatica è notevole.

Invece dell'anticiclone delle Azzorre, che ci manda bel tempo, caldo e siccità, abbiamo un continuo passaggio di perturbazioni atlantiche che ci portano nuvole e pioggia, magari più nuvole che pioggia.

La campagna è felice, ma io ho problemi a programmare le missioni in bicicletta, pe cui questa settimana l'ho presa una volta sola. Insomma... sono incappato nell'antibiciclone delle Azzorre.

Cmq meglio la pioggia che la siccità. Eppoi in realtà la necessità di avere uno standard di eleganza è stato il vero motivo del momentaneo riposo della bici...

mercoledì 4 giugno 2008

Una giornata senza strisce blu...

Casualmente, nella prima giornata senza strisce blu, ho dovuto prendere l'auto... Bene, mi è sembrato un salto indietro nel tempo, dove potevi parcheggiare ovunque... purchè trovassi posto, il che nn è facile con una familiare. Beh.. io non ci sono riuscito, anche perchè la missione tipo era tagliata sulle vecchie restrizioni.

La sensazione è stata un bel po' di confusione in più, anche perchè era pieno di gente che cercava parcheggio e andava piano sul lato destro della strada.

Il Comune sta comunque ripensando di reimmettere la sosta a pagamento, in quanto è ormai diventata un elemento strutturale della città. Abitudini e scelte degli ultimi 5 anni sono state ormai improntate alla presenza integrale della sosta a pagamento per tutto il centro e la semiperiferia, e non è facile trovare un nuovo punto di lavoro per il sistema intero.

Sulla reintroduzione parziale... Beh, ho già visto questo film. "Chi non studia la storia è condannato a ripeterla". In effetti la ragione dell'espansione rapida e abnorme delle strisce blu è stata guidata dall'"effetto frontiera". Ovvero quell'effetto per il quale le regioni ai confini con le zone di sosta tariffata vedevano comunque scomparire i posti gratuiti a causa di tutti quelli che vi andavano comunque a parcheggiare, creando il profondo scontento dei residenti (che poi sono quelli che votano).

Nella strada dove abito siamo andati avanti un anno a non trovare più posto, quindi abbiamo tutti chiesto, con una megapetizione, che la zona a pagamento fosse estesa anche alla nostra strada, così da evitare di diventare il parcheggio gratuito per tutti i non residenti.

Adesso la situazione è proprio questa: le strisce blu consentono ai residenti di trovare posto, evitando che i nn residenti vi parcheggino. La scomparsa delle strisce blu inceppa il meccanismo. La loro ricomparsa parziale crea l'effetto frontiera... Predico che si ritornerà alla situazione veltroniana in breve tempo, se non altro per la mancanza di alternative pratiche che evitino le rivolte dei residenti...

Dove si vede che a criticare si fa presto, ma inventarsi un sistema che funzioni meglio è tutto un altro paio di maniche!

Comunque aspetto con fiducia le decisioni della nuova giunta, sia al Comune che nel Municipio.