lunedì 29 settembre 2008

Ponte Lanciani si conferma un posto pericoloso

Avevo parlato di Ponte Lanciani nel post dell'11 maggio.

Con la bicicletta non ci passo spesso, ma quando ci passo lo affronto con coraggio e determinazione, sapendo che rimane un posto pericoloso. Pericoloso non solo per le biciclette, ma anche per le auto, come si è visto sabato scorso. In un attimo due vite sono evaporate.

La pericolosità esisteva anche prima dei lavori. Infatti si arriva da Via dei Monti Tiburtini a velocità sostenuta, dopo essere stati rilasciati dal semaforo del Pertini come al GP di Monza. Si gareggia per la prima “chicane”… infatti molti se ne rendono conto tardi, ma dalle due e tre quarti corsie di Via dei Monti Tiburtini, sulla discesa di passa ad una corsia e mezza (per senso di marcia) senza alcuna barriera fisica tra le due parti. Adesso la situazione è peggiorata. Se ricordo bene, nel senso di marcia a salire è rimasta una corsia e pochi spicci.

Un imbuto in discesa, nel quale tutti, all’ultimo minuto, accelerano quel tanto che basta per superare l’altro. Quando mi tuffo in quella discesa con la bici, anche pedalando normalmente, arrivo alla soglia dei 50 all’ora. Sono di gran lunga il più lento, le auto che passano superano gli 80 all’ora, anche di più.

A quelle velocità, con quella densità di traffico, ci vuole un attimo perché si arrivi al frontale. Qualunque imprevisto crea discontinuità nel traffico che possono finire in tragedia, come è successo sabato scorso.
Sarebbe interessante vedere quanti piccoli incidenti hanno preceduto quest’ultimo per capire l’effettiva pericolosità di quella strada. Per le biciclette dovremmo tornare a chiedere una corsia protetta. Una bella pista su Via dei Monti Tiburtini. Avevo scritto al comune, ma non ho ricevuto risposta

domenica 28 settembre 2008

Pista di Novella... La mappa vera


Per rispondere ad un commento di Bikediablo inserisco la mappa con il percorso della pista. Distinguiamo:



  • In fucsia il percorso Piazza Acilia - Villa Ada;

  • In blu la parte del perimetro del Cenacolo che può essere tranquillamente utilizzato per farci una pista ciclabile senza dare fastidio ai pedoni, che hanno l'altro lato della strada. Considerata la densità velocipidale non credo che questo sia un problema. Cmq abbiamo Via di Priscilla, Via dei Giordani e Via di Trasone tratto mediano.

Per quanto riguarda l'accesso a Villa Ada su Via Salaria, in effetti è un problema. Si può ricavare una traccia strettissima a ridosso del muro, e non molto di più... Ma comunque basterebbe, per quanto mi riguarda.


Anche qui sono in delicata polemica con molti progettisti di piste ciclabili. Infatti anche una pista ciclabile non sicura al 100% è meglio che stare per strada. Mi riferisco, ad esempio, a piste ciclabili ricavate nei parcheggi lungo l'Appia: è vero, ci sono anche le macchine, ma vanno piano e quindi non sono un pericolo mortale, mentre sull'Appia il pericolo è reale.


Se facessimo riferimento ad un'analisi di richio, avremmo che a fronte dello stesso Pericolo (Hazard) la gravità (Severity) dell'incidente è nettamente minore alla strada, in quanto le auto che entrano nel parcheggio lo fanno a velocità ridotta.


Pertanto diviene tollerabile anche una maggiore frequenza di collisioni.




mercoledì 24 settembre 2008

Una pista da Piazza Acilia a Villa Ada

Probabilmente a seguito di pareri di botanici, sono state abbattute tutte le robinie / acacie di Via di Novella, da Piazza Acilia, fino all'ingresso dell'ex Cenacolo.



Il marciapiedi, vedi foto, è rimasto praticamente deserto, e sembrerebbe l'ideale per fare una piccola pista ciclabile per unire Piazza Acilia a Villa Ada.


"Una pista del chi-se-ne-frega" direte voi, per andare da nessuna parte.

No, gli abitanti della zona possono portare i figli a Villa Ada senza incrociare le macchine, e non è poco. Oltretutto tutto il perimetro dell'ex-cenacolo (adesso un'installazione del ministero dell'interno) è "ciclabile". Marciapiedi ampio, senza accessi, adatto allo scarso traffico di biciclette.



Comunque i pedoni conservano i marciapiedi dall'altra parte di ciascuna strada tutti per loro.


Ricapitoliamo il percorso: Piazza Acilia, Via di Novella, Via di priscilla, Piazza di priscilla, Pezzettino di Via Salaria, Villa Ada. C'è già tutto, marciapiedi, semafori. Forse va posta un po' di attenzione al pezzettino di Via Salaria, ma questo è tutto.


Dalle foto si capisce (spero).






domenica 21 settembre 2008

Prima uscita d'autunno

Con il 21 settembre finisce l'estate ed inizia l'autunno.

A Roma ha preso a fare fresco da ieri. Io sono rimasto in maniche e pantaloncini corti, ma giusta perchè la vecchiaia mi ha reso così insensibile, altrimenti mi creperei di freddo come i coetanei.

Bene: complici le non eccezionali condizioni meteo, e soprattutto la prova del campionato mondiale moto a Vallelunga che ha riempito di traffico la Cassia, sono rimasto a Roma, e sono tornato sull'Appia antica.

Dopo tanta canoa le gambe sono così così. La gente in giro era pochina, e mi sono goduto la scarsa antropizzazione... anche se si sa che la cosa è finta. ttorno all'Appia abitano milioni... che dico, miliardi di persone, e quindi non vale come una vera gita tra la natura.

Comunque era freschetto, e le nuvole formavano un tetto che estendeva, annuvolandosi, ben oltre l'orizzonte, verso Ovest, forse fino in Sardegna, Baleari, Spagna, America...

Insomma ho rivisto l'autunno, e oltre l'autunno l'inverno.

E ho realizzato che ero pronto a farmi altri tre mesi d'estate tranquillo tranquillo.

Abbasso il freddo.

giovedì 18 settembre 2008

Prostitute (1): lotta alle prostitute, associazioni di consumatori e conseguente spreco di vigili urbani…

Nota: Tutto ciò non è molto attinente con le biciclette, ma quanno ce vo’ ce vo’. Nella mia vita sono abbastanza perbenista, ma a tutto c’e’ un limite.

Le associazioni dei consumatori fanno il loro mestiere. Difendono il consumatore ad oltranza, anche nel caso del cliente della prostituta. La storia delle multe a loro e ai clienti ha scatenato le ire dei difensori del giusto commercio, i quali promettono battaglie di fronte al TAR… insomma non si vede perché l’acquirente di sesso debba essere vessato più di chi di fronte al supermercato, o al bar, lascia la macchina in seconda fila… in ultima analisi sempre di acquisti si tratta, e visto che il mercato del sesso non è illegale…

Ora, cercare di frenare la prostituzione, magari limitandola al minimo incomprimibile, non mi pare una cosa sbagliata. D’altra parte mi pare che manchi, in questa battaglia, il ruolo che la prostituzione debba avere nella nostra società… Ultima spiaggia per la feccia dei maschi disperati o simpatico passatempo meglio di tanti altri? In ogni caso la partita si annuncia difficile, soprattutto in mancanza di una norma specifica. Certo c’e’ l’ordinanza del Sindaco, ma non è facile applicarla o difenderla.

I puristi del diritto obiettano che forse la Polizia Municipale non potrà mai riuscire a provare l’adescamento di fronte ad un tribunale… e d’altra parte come distinguere una professionista da una che lo fa per divertimento?

Si vestono sexy e provocano confusione per strada! Sì, ma… Andare vestite sexy non è un reato, altrimenti a Via del Corso si farebbero retate continue!

Va bene, si dirà, però sono in maggioranza extracomunitarie e quindi non possono stare in Italia… Esercitano un’attività che se non precisamente illegale è comunque molto vicina all’abusivismo.

Vabbè, ma allora tutte le bancarelle abusive di Viale Libia? Perché i Vigli Urbani le tollerano e tutto sommato si lamentano in pochi?

D’accordo, si dirà, ma quelli sono poveri cristi che vendono carabattole per campare… E perché le prostitute stanno meglio di loro? Anzi non hanno altro da vendere che il proprio corpo. Inoltre spesso sono anche schiave.

Ma le prostitute creano intralcio per strada, ti pare poco? Ma sicuro, allora mandiamo i Vigili di fronte alle più note pasticcerie del quartiere, oppure di fronte all (ex) Piper,ed è esattamente la stessa cosa. Forse qualcuno se la prende con Marinari perché fa magnifiche torte o Palombini per il buon caffè, anche se tutti parcheggiano in seconda fila per frequentarli?

Insomma: ho paura che il bilancio sarà un enorme spreco delle scarse risorse di Vigili Urbani, che qsaranno inevitabilmente distratti dal più serio scopo di reprimere i comportamenti pericolosi degli Italiani alla guida.

Bene: invece di tante balle non sarebbe meglio piazzare un po’ di pattuglie con l’Autovelox sulla Salaria? Una botta di legalità vera e genuina magari funziona. Infatti la presenza di Vigili Urbani frenerebbe comunque l’adescamento, e la limitazione di velocità, con la presenza dell’Autovelox, avrebbe sicuramente un effetto positivo sulla sicurezza e deprimente sul commercio in corso.

Inoltre suggerisco una ulteriore strategia di contrasto: una delle abitudini più odiose delle coppiette (professionisti o amatori) è il getto di preservativi e fazzoletti per strada o nei siti utilizzati per appartarsi. Non si capisce perchè non possano buttare i preservativi e i fazzolettini nei cestini.

Allora facciamo così: ci si apposta vicino alle auto e come qualcuno butta una carta dal finestrino… ZAC! Una bella multa per l’italiano (… i famosi 500 €) e un congruo periodo di servizio civile per i non residenti o i nullatenenti (che per definizione non possono essere multati), a raccogliere cartacce per strada.

Attraverso la città a settembre

Ho ripreso ad attraversare la città in bicicletta… In queste giornate di settembre è una meraviglia, specie rispetto alla metropolitana... Fresche e ventilate si pedala senza sudare (troppo). La luce è fantastica, dalla mattina alla sera. E all’orizzonte tante nuvole barocche.

Ma anche quanti rischi, quando non si sta sulle piste ciclabili.

Purtroppo ho visto in giro poche biciclette, ieri solo 5 o 6 ciclisti, oggi 10. Con questo scarso numero, veramente ci si chiede perché si spendano soldi per le piste ciclabili, le quali, in compenso, stanno migliorando. Quella dell’EUR è ormai bellissima, anche se manca ancora il semaforo per attraversare Via Cilicia.

Scendendo dalle piste il fondo stradale rimane, in media, stabile: alcune strade migliorano, ma altre peggiorano, non si vede una inversione di trend abbastanza estesa.

Ma il traffico ha ripreso alla grande. Il ritorno del petrolio al di sotto dei 100 dollari al barile ha fatto passare la paura a molti automobilisti. La benzina rimane cara, ma.. tant’è.

La riapertura delle scuole ha ributtato su strada le mamme assatanate. Stamattina una ha fatto un vero macello su Via Salaria. Per uscire dal proprio passo carrabile, ha bloccato con cattiveria una fila di tranquilli automobilisti. Poi ha sgomitato per riguadagnare un paio di posizioni perdute e ha zigzagato accelerando, rischiando di investire un innocente scooterista e passandomi vicino ben al di sotto della distanza di sicurezza.

Ovviamente l’ho ripresa al semaforo e le ho detto quello che pensavo di lei tra i sorrisi compiaciuti degli altri scooteristi. Ldei invece di scusarsi e riconoscere di aver messo in pericolo la vita altrui per futili motivi, ha inveito di rimando ed è ripartita sgommando svoltando a sinistra verso Viale Regina Margherita (dove è severamente vietato), con il risultare di bloccare di prepotenza la colonna di traffico che arrivava dall’altra parte.

lunedì 15 settembre 2008

15 settembre: riaprono le scuole, piove, ma Viale Libia tiene

Il 15 settembre la festa è finita. Con il "ricomincio" delle scuole il traffico è ridiventato duro.

Le mamme con il SUV ed il Monovolume sfrecciano a tutta birra.

I padri con il Tmax 650 peggio che mai.

L'unica soddisfazione è che stamattina Viale Libia, alle 8 e mezza era deserto, malgrado la riapertura al traffico. Probabilmente ciò è dovuto all'imbuto monocorsia a Piazza Gondar. Non ho notizie sul pomeriggio, ma per adesso sembra che la cosa non stia creando problemi.

Nel pomeriggio nubifragio. Ne ho preso solo una parte leggera, e il poncho ha funzionato benissimo. L'unico problema è la leggerezza...

Quando piove porto lo zaino con il PC sulle spalle, sotto il poncho. Il tessuto è leggero, e si rialza con i vortici aerodinamici e si impiccia nella maniglia dello zaino... Sono obbligato a rimetterla a posto ogni tanto. Poi ho deciso di metterne un pezzettino tra me ed il sellino, e la cosa ha funzionato.

L'avere il catarifrangente sul poncho comunque aiuta, rispetto al blu notte profondo.

Con il parafulmine sarei perfetto...

domenica 14 settembre 2008

Notte bianca addio...

Tra i segni di discontinuità con il passato, la rinuncia alla notte bianca è sicuramente quello che ha intristito di più...



Il nuovo sindaco ha chiaramente fatto riferimento allo stato del bilancio, che non consentirebbe altri "circenses". Già questa sarebbe una ragione sufficiente. Ma a sentire le giunte precedenti il giro d'affari messo in moto dalla notte bianca muoveva ben più dell'investimento comunale.



Altri, più concretamente, parlano di una viscerale contrarietà alla manifestazione di tutte quelle categorie che erano costrette a lavorare: forze dell'ordine, vigili urbani, personale atac/cotral, commessi dei negozi, se non i negozianti stessi. Questa è un'altra ragione, che dovrebbe farci interrogare sul nostro divertimento, e che non sempre quando ci divertiamo noi, gli altri sono contenti.

Io aggiungerei l'impossibilità dell'avvicendamento di compagnie e spettacoli vicini al nuovo sindaco. Necessariamente si sarebbero dovuti versare fondi ad avversari (Basti vedere quello che è successo con la festa del cinema...).



Entrambe le ragioni precedenti non mi sembrano comunque definitive e insuperabili... Io personalmente propendo per la discontinuità, ovvero evitare di perpetuare non tanto un successo della giunta precedente, ma un modo di vedere e vivere la città, tipico della sinistra.

Quindi l'addio alla notte bianca è nella logica della successione... solo che non credo sia una cosa giusta.

La grande vitalità che ha mostrato Roma in questi anni è uno dei maggiori vanti della giunta precedente. Non c'e' dubbio, la città è diventata più accogliente, un posot dove si vive e lavora meglio. La destra avrebbe potuto portare notevoli miglioramenti con una maggiore attenzione all'ordine e alla sicurezza... ma anche in questo campo, finita la campagna elettorale ed esaurito l'effetto degli annunci, conta il vero impegno, la costanza e la determinazione.

Veltroni e Rutelli hanno scontato la pessima figura sullo scenario politico nazionale. Questo sta facendo dimenticare i molti e indubbi miglioramenti portati alla città. Questo sindaco infatti deve ancora dimostrare di essere meglio dei predecessori, biciclette incluse, e non basta che ai suoi piaccia di più a prescindere dai risultati.

A voi studio

sabato 13 settembre 2008

Collaudo dell'attrezzatura autunnale

Con l'arrivo della prima pioggerella a Roma ho avuto modo di collaudare la nuova attrezzatura invernale. Infatti, come diceva Baden Powell (il fondatore degli scout) "Non esiste il cattivo tempo, ma solo il cattivo equipaggiamento"...

Per farla breve, a luglio ho acquistato una nuova mantella da bici in sostituzione di quella precedente, una mantella da scout pesantissima.

Il nuovo equipaggiamento, comprato da un certo Decathlon, è specializzato per la bici. In particolare migliora la visibilità... Infatti la parte superiore è verde poste italiane, ed ha una bella striscia catarifrangente tutto intorno. Inoltre ha gli appigli all'altezza delle mani per fissarla al mubrio.

Un paio di giri per il quartiere in tenuta di prova anno generato una serie di feed-back di persone che si complimentavano per la mia squisita eleganza, tanto che la mia signora si è lamentata per questa eccessiva popolarità...

Il collaudo ha dato esito positivo. Siamo pronti al nubifragio.

A voi studio.

domenica 7 settembre 2008

C'e' sempre più bisogno di bicicletta

L'estate è passata ma non ha portato la ripresa economica, anzi la prospettiva è un altro anno di penitenza.

Il petrolio rimane caro, sempre intorno ai 100 (e passa) dollari al barile.

Le famiglie italiane non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese.

La bicicletta aiuta il bilancio in quanto fornisce mobilità efficiente a costi ridotti. Ovviamente in accoppiata con una rete di mezzi pubblici adeguata.

Spostare la mobilità dei più giovani da motorino a bicicletta sarebbe una vittoria epocale. Magari l'industria dei motocicli non sarebbe entusiasta, ma alla fine le famiglie ne guadagnerebbero.

Per lanciare la bicicletta tra i giovani occorre diffondere le piste ciclabili, per ridurre il rischio, e cercare di farla diventare di moda. Se un nucleo comincia ad adottarla, gli altri seguono, in quanto non si sentono più gli unici sfigati...

Per fare questo occorre l'appoggio del Comune e dei municipi. Peccato che in questo momento il vento spiri all'inverso, con i "macchinisti" alla riscossa.

giovedì 4 settembre 2008

Viale Libia: carne o pesce? Attendiamo il secondo giorno

Oggi la direttrice Viale Libia/Viale Eritrea ha smesso di essere una "strada verde", ed è stata riaperta al traffico privato di attraversamento.

Percorrendo la strada stamattina alle 8 non si notava una grossa differenza. Va però detto che ancora è presto per valutare, in quanto la notizia ancora non si è diffusa, e comunque le scuole sono ancora chiuse.

Permangono su Viale Libia i residui delle corsie preferenziali... in alcune parti le strisce sono state rinfrescate di recente, segno che forse le si vuole mantenere.

Certo, le corsie preferenziali vanno difese, altrimenti finisce come a Viale Eritrea, subito prima di Piazza Istria, dove le macchine parcheggiano sulla corsia preferenziale infischiandosene totalmente dei divieti.

Con gli amici abbiamo provato a ricordare la strada prima del cambiamento a strada verde. Tutti concordiamo sul traffico soffocante e gli ingorghi permanenti. Pertanto appare difficile che la situazione dei residenti potrà migliorare.

Addirittura se ritornerà forte il traffico di Piazza Gondar, la centralina di monitoraggio supererà i limiti più di frequente, portando alla necessità di stop delle auto.

O forse il caro benzina e la crisi hanno talmente ridotto il traffico da non costituire più un vero problema.

Attendiamo il secondo giorno...